Il Presidente Esposito: “C’è oggi “paradossalmente” una grande opportunità specie per le nostre imprese al sud, di riqualificare e riammodernare per davvero attraverso il piano Recovery, le infrastrutture far ripartire i cantieri “
È Assohotel Confesercenti nazionale ancora una volta a fotografare la crisi reale del settore, 83,6 milioni di pernottamenti “nazionali” e 157,1 “internazionali” in meno rispetto al 2019 per la pandemia.
È Necessario riprendere a sostenere le imprese ricettive, estendere agli alberghi ed alle attività della ricettività i bonus riservati all’edilizia privata è questa la prima di numerose richieste che perviene dai vertici nazionali a supporto del settore tra le “vittime” illustri di questa pandemia che partendo tristemente dalla crisi sanitaria, passando per quella economica non sta risparmiando proprio nessuna categoria.
La strada per uscire dal tunnel è lunga e bisogna arrivarci attrezzati, ci auguriamo che il mercato riprenda a pieno ritmo al massimo tra due anni, e le politiche da mettere in campo per il rilancio del comparto devono basarsi su importanti pilastri di azione: il sostegno economico contingente e lo sviluppo.
Le strutture ricettive italiane necessitano di misure ad hoc per restare in vita, come i ristori del 2020 rispetto al fatturato del 2019, ed il successivo piano di aiuti, molto più corposi ci auguriamo, per i prossimi mesi, la riduzione dell’IMU, i crediti d’imposta sugli affitti, la riduzione delle tassazioni locali (Tari, Cosap, ecc).
Necessari anche investimenti privati sul settore, per riqualificare l’offerta turistica e migliorarne l’impatto ambientale, per essere più attrattivi quando riprenderà la domanda turistica.
Per questo in Assohotel chiediamo con forza l’estensione di tutti i bonus edilizi agli alberghi, che oggi sono limitati all’edilizia privata: tra questi il bonus 110% che non capiamo perché non sia stato esteso anche al settore ricettivo, inoltre, occorre un tax credit per gli investimenti privati per favorire quelli in promozione, sia singolarmente che attraverso consorzi, oltre a quanto viene fatto dalla parte pubblica: tutto questo in vista della riapertura dei mercati quando ci sarà molta più competizione.
Assohotel chiede di riutilizzare i fondi già stanziati per il bonus vacanze nel 2020, e che le famiglie italiane hanno speso solo in minima parte, per riproporre la misura utilizzando le risorse residue e prevedendo un bonus completamente nuovo per il 2021, facilitandone la possibilità di accesso.
Gli 8 miliardi del Recovery Fund destinati a turismo e cultura rappresentano, infine, un passo in avanti, sperando che si possano ulteriormente rimpinguare, ma si tratta di risorse che vanno ancora dettagliate ed è fondamentale che i piani di attuazione siano fatti in fretta, se vogliamo che l’Italia e il nostro turismo tornino più forte di prima.
Sulla stessa linea la Confesercenti provinciale di Salerno, che raccoglie attraverso la rete Assoturismo provinciale Salerno, le criticità di tutti i comparti del turismo nelle articolate e rappresentative categorie verticali provinciali di Assohotel, Assoviaggi, Aigo e Fiba Confesercenti.
C’è oggi “paradossalmente” una grande opportunità specie per le nostre imprese al sud, dichiara il numero uno di Confesercenti provinciale Raffaele Esposito, ovvero la possibilità di riqualificare e riammodernare per davvero attraverso il piano Recovery, le infrastrutture, far ripartire i cantieri e pretendere che gli stessi consegnino le opere strategiche entro massimo due anni per rendere maggiormente accessibili e sicuri i nostri territori, la vera scommessa conclude Esposito, sarà farci trovare pronti quando tutto tornerà davvero alla normalità, sostenendo però adesso e con politiche e misure maggiormente efficaci le migliaia di imprese della nostra terra.
L’articolo Confesercenti Salerno, Assohotel: la crisi del settore alberghiero rischia di diventare fatale proviene da Confesercenti Nazionale.