Ricettività extralberghiera, i successi e le prospettive del primo settore di ospitalità in Italia.
Questo il tema della tavola rotonda promossa da Aigo Confesercenti venerdì 24 marzo alle 16 presso la Sala Mediterraneo della Bmt, la Borsa Mediterranea del Turismo che si svolge a Napoli dal 24 al 26 marzo alla Mostra d’Oltremare.
“Il nostro comparto rappresenta ormai l’offerta più ricercata e gettonata dai viaggiatori: dalle città d’arte ai borghi, come per le località turistiche tradizionali e fuori dai circuiti–sottolinea il presidente nazionale Aigo Confesercenti, Agostino Ingenito –è la ricerca tematica, che valorizza i territori e rende il viaggio un’esperienza non standardizzata, a motivare il nostro ospite tipo. Chi ci sceglie, infatti, lo fa per l’80% attraverso la rete internet ed appartiene ad un target culturale medio-alto”.
Una funzionale rigenerazione urbana dei centri storici e dei palazzi esistenti, ancora non sostenuta dai Comuni con risorse concrete, potrebbe di fatto agevolare l’apertura di strutture ricettive extralberghiere, come bed and breakfast, case vacanze ed affittacamere, con tempi più celeri offrendo così concrete opportunità di reddito a tante famiglie.
“E’ proprio sull’evoluzione sociologica del fenomeno B&B con l’avvento della cosiddetta “sharing economy” che vogliamo confrontarci, continua Ingenito; il legislatore nazionale ed i regionali non hanno ancora percepito le nuove tendenze che stanno spingendo anche speculatori e monopolisti internazionali.
Serve una visione complessiva che inverta la tendenza attuale, scongiurando il rischio di desertificazione dei centri storici delle città d’arte attraverso un maggiore impulso ad ospitalità diffusa e tenga conto della nuova funzione di borghi ed immobili, mettendo infine ordine nella materia fiscale”.
I tentativi finora intrapresi nel dialogo con il Parlamento ed il Governo non hanno consentito di affrontare chiaramente i nodi cruciali, lasciando ingovernabili alcuni processi evolutivi del fenomeno che, secondo l’osservatorio di Aigo, potrebbe esplodere nei prossimi due anni.
“Serve un piano nazionale che chiarisca le potenzialità della ricettività diffusa e ne definisca regole condivise per fermare l’abusivismo dilagante. E servono azioni concrete per il rilancio economico turistico di molti territori e il dimensionamento nelle città d’arte.
Non vorremmo–conclude il presidente di Aigo-che tale corsa all’immobile da destinare ad uso turistico si trasformasse in una sorta di abusivismo per necessità, intrapreso da famiglie alla ricerca di reddito possibile, ma governato da troppi speculatori immobiliari”.
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