Intervista al presidente Cuomo da ILTEMPO: “Non demonizziamo le case vacanza. L`alternativa può essere il check-in da remoto”

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Secondo Claudio Cuomo, presidente Aigo Confesercenti, che rappresenta il settore extralberghiero, le keybox possono essere sostituite da altri sistemi più decorosi per la città.
Cosa ne pensa delle rimozioni delle key box?
«Le riteniamo indecorose, quindi benissimo che vengano tolte, perché ci sono sistemi altrettanto utili ma accettabili che possono sostituire il check in presenza, che a volte è impossibile o comunque difficile da realizzare, come ad esempio un tastierino numerico e poi, dico la verità, servirebbero dei provvedimenti che aiutassero il comparto, che è comunque in difficoltà».
Quali difficoltà?
«Siamo in un momento a Roma in cui la chiusura di monumenti avvenuta per i lavori giubilari, con le conseguenti cattive recensioni sulla città e le previsioni di 35 milioni di turisti tanto acclamata ma che ancora non si vedono, hanno spaventato le persone e registriamo un calo di presenze, nelle strutture extralberghiere, rispetto agli anni passati».
Sta dicendo che l’Amministrazione dovrebbe concentrarsi più per aiutare il comparto piuttosto che agire in modo repressivo?
«Va benissimo l’azione in contrasto al mancato decoro, ma credo sarebbe giusto trovare un sistema alternativo, perché ciò aiuterebbe un settore che mi sembra, invece, sia guardato in modo piuttosto negativo e sempre in contrapposizione con l’alberghiero quando invece siamo assolutamente complementari e contribuiamo alla ricchezza delle casse comunali oltre che di tutto l’indotto».
Avete aperto un dialogo per questa alternativa alla key box di cui parla?
«Stiamo interloquendo con il ministro Piantedosi e il capo della Polizia Pisani e il dirigente superiore della Polizia di Stato per trovare una soluzione digitale al check-in che consenta il riconoscimento di chi entra nell’immobile attraverso l’uso della tecnologia. Ma la soluzione deve piacere al Ministro ed essere ritenuta soprattutto sicura per lo scopo che si vuole raggiungere». Ci saranno ricorsi da parte dei suoi associati a questa ondata di rimozioni? «Non posso escluderlo, anche se siamo favorevoli e quindi di certo non consigliamo questa strada ai nostri associati. Poi, però, ognuno agisce secondo la propria volontà».
Stralcio da ILTEMPO di Roma
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